Storia

La storia della “Golfissimo”  – Dagli appunti di Piero Lumini

……Verso il finire degli anni 80 io e l’amico  Johnny Frosali, accanito giocatore di golf, dividevamo gioie e dolori di un’altra società legata alla produzione di articoli per la pesca a mosca.  Ambedue avevamo un comune amico, il giovane Baldovino Dassù ,  un giocatore di golf allora campione emergente in campo  internazionale. Fu lui a istillarci l’idea  che sarebbe stato un ottimo  investimento  creare un laboratorio che si occupasse della  riparazione e personalizzazione dei bastoni da Golf sul modello di quelli già  esistenti in America. All’inizio la cosa, almeno personalmente, mi lasciò alquanto perplesso: vuoi perché di quel gioco non  conoscevo granché; vuoi perché in quel periodo altri erano i problemi a cui dovevamo pensare. Tuttavia, trascorso  qualche tempo, l’idea  ritornò in ballo e decidemmo di incontrarci con  l’amico Baldo per approfondire l’argomento. Questi ci illustrò per sommi capi  di cosa si trattava ed era sua convinzione,  viste anche le mie  conoscenze nel settore delle tecnologie dei materiali e nella progettazione  meccanica, che non avrei avuto difficoltà a realizzare  un laboratorio sul modello di quelli che lui aveva visitato negli U.S.A.. Secondo il suo punto di vista, trattandosi di una novità assoluta per l’Italia, avrebbe avuto un sicuro successo. Per  il mio carattere, ogni nuova avventura mi  provocava una sorta di perverso entusiasmo, quasi volessi mettere ogni volta  alla prova  le mie capacità . Erano stati molti i cambiamenti sul fronte  del lavoro e nonostante quello non fosse il momento migliore, io e Johnny decidemmo di pensarci seriamente.  Fra le altre cose, a distanza di  poco tempo da quell’incontro,  si verificò una  opportunità  eccezionale:  una équipe  americana della  Golf Work (azienda leader in quel settore, presente oramai da molti anni  sul territorio americano)  avrebbe tenuto un  corso teorico-pratico nella sede di un  prestigioso campo di golf a Milano (Monticello). Io e Johnny  cogliemmo l’occasione al volo, ci iscrivemmo e frequentammo diligentemente  il corso. Devo ammettere  che, pur non conoscendo specificatamente la materia, mi resi conto che, come   aveva sostenuto Baldo,   la cosa non presentava difficoltà eccessive  e sicuramente  potevamo tentare.

Alla fine del 1987 liquidammo la vecchia società e seguimmo la strada del golf. Nacque così   la “Golfissimo”. Impiantammo  il  nostro  primo  laboratorio  nelle  vicinanze dello storico  campo di golf  dell’Ugolino, a pochi chilometri da Firenze.  Personalmente  dovetti faticare  molto per  aggiornarmi e  imparare  tutti i segreti  che  si nascondono nelle complesse attrezzature da golf. La totalità dei testi a disposizione  era  scritta in inglese e se non fosse stato per la pazienza di Johnny  (inglese madrelingua)  che si prestò a tradurre e a sintetizzare i vari argomenti, sarebbe stato un  vero problema.  In ogni caso  il cammino della  nuova società  ebbe svariate difficoltà e questo non tanto per  l’organizzazione del lavoro o per la sua  capacità  operativa, ma perché il mondo golfistico italiano, per giunta assai modesto,  non era preparato ad utilizzare un supporto tecnico  di questo tipo. Questa nuova società stentava a decollare e per varie ragioni  logistiche dovemmo anche cambiare sede per due volte fino a quella attuale che si trova a Prato.

Come  dice  però un vecchio proverbio,  il tempo è galantuomo e così fu…le cose lentamente iniziarono a cambiare e la Golfissimo si affermò con  successo in tutta Italia. Alcuni anni dopo la società è cresciuta e ai soci fondatori si  sono affiancati Luca e Gianluca che avevano già precedentemente collaborato e adesso sono loro a portare  avanti con competenza il testimone.

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