<img src="http://blog.webgolf.it/wp-content/uploads/2012/08/putter-ping-nome-500-227x300.jpg" alt="" width="227" height="300" />
Il mondo del golf è da qualche tempo diviso nel dibattito in merito all’uso dei putters di lunghezza superiore a quelli “classici”, ovvero di 33, 34 e 35 pollici. La discussione si è accesa ulteriormente quando Ernie Els ha vinto l’Open Championship ed infatti, come segnalato in questo articolo, il Royal and Ancient Golf Club of St Andrews e la USGA stanno valutando se e quali misure siano necessarie a regolamentare l’uso di belly e long putters.
Non molto tempo fa PING ha presentato un nuovo modello di putter chiamato NOME che è disponibile sia in versione classica, NOME 355, che in versione belly NOME 405.
Entrambi i prodotti sono disponibili nelle 3 versioni che permettono di scegliere il bilanciamento della testa del bastone in funzione delle proprie caratteristiche di swing:
-<strong>Slight Arc</strong>, bollino verde sullo shaft, per chi fa lo swing leggermente ad arco
-<strong>Strong Arc</strong>, bollino rosso sullo shaft, per chi fa lo swing con un arco accentuato
-<strong>Straigh</strong>, bollino blu sullo shaft, per chi fa lo swing dritto per dritto
Per sapere su quale tipo di arco sia il nostro swing c’è a disposizione l’app per iPhone gratuita di PING che si chiama iPING (link iTunes), alla quale dovete aggiungere, comprandolo, il cradle per agganciare l’iPhone al putter, come spiegato in questo articolo.
La vera novità che riguarda questa linea di putter è però rappresentata dal modello belly, oggi già disponibile nei negozi, che ha la possibilità di essere allungato o accorciato a piacere con un sistema brevettato di shaft telescopico.
Il sistema di allungamento dei putter PING NOME è l’unico ad essere stato accettato come regolamentare da parte di R&A e USGA, così da renderlo perfettamente usabile anche in gara, a patto di non variare la lunghezza del putter durante un giro ma solo prima o dopo.
Altri brand hanno tentato la stessa strada ma non hanno avuto la stessa certificazione da parte degli organi competenti e pertanto hanno messo in commercio strumenti utilizzabili solo ai fini di fitting e non per il gioco vero e proprio.
Non sono mai stato un grosso sostenitore dei belly-long putters, anche perché trovarne di adatti alla mia, ahimè, scarsa altezza era sempre un’impresa… al massimo avrei potuto tentare di usare un belly come un long putter… <img src="http://blog.webgolf.it/wp-includes/images/smilies/icon_razz.gif" alt=":P" />
Quindi ritengo che questa innovazione sia davvero interessante e sto infatti valutando l’idea di provarne uno, anche visto i miei scarsi ultimi risultati con un putter tradizionale.
Ricordo che questi putter saranno quasi certamente regolamentari anche dopo un’eventuale presa di posizione da parte di R&A o USGA in quanto pare proprio che il soggetto della discussione sia il fatto di agganciare al corpo il bastone piuttosto che valutarne la sua lunghezza. Anzi proprio questo fatto rende i putter PING NOME ancora più di valore in caso ci sia il divieto di appoggiare il bastone al corpo in quanto con una semplice ed immediata regolazione lo si può adattare ad eventuali nuove norme.
Il titolo di questo articolo però parla del PING NOME 500, che non ho ancora menzionato, ma che rappresenta una prossima novità in arrivo ed è il primo putter long aggiustabile proprio come per il modello belly. Sarà disponibile a partire da novembre 2012.
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